IL   CENTRO   STORICO   DI   PAGANICA

PAGANICA   15   Gennaio   2013

IL   CENTRO   STORICO   DI   PAGANICA

LO   STATO   DEI   LAVORI   PROGETTUALI   E   LE   PROBLEMATICHE   CONNESSE   ALLA   RICOSTRUZIONE

Lo scorso 15 gennaio, presso gli uffici dello Studio Pagus Engineering si è svolto un Seminario di studio e approfondimento sulle problematiche inerenti la Ricostruzione del Centro Storico della frazione di Paganica. All’incontro hanno partecipato decine di tecnici del Centro Italia che condividono con i titolari dello Studio di Ingegneria della frazione aquilana, gli incarichi per la riparazione o ricostruzione di edifici danneggiati o distrutti dall’evento sismico del 6 aprile 2009 così come definiti dalla vigente normativa in materia. I lavori del workshop sono stati introdotti dall’Ing. Giustino Dino Iovannitti che ha relazionato sulle attività in essere nei vari aggregati strutturali: rilievo degli immobili, accertamento del danno, restituzione digitale, modellazione strutturale e prime ipotesi progettuali. Dopo un’ampia disanima sullo stato dei lavori negli aggregati del Centro Storico di Paganica, l’ingegnere Iovannitti ha esposto il documento di indirizzo predisposto dal Comune dell’Aquila in accordo con il responsabile dell’Ufficio Speciale Dottor Paolo Aielli, al fine di accelerare l’iter per il rilascio dell’indennizzo per la riparazione degli edifici situati nei centri storici del capoluogo di regione. Sono stati presentati sinteticamente i contenuti e le procedure indicate nella nuova disciplina che prevede la presentazione dei progetti esecutivi in due fasi: la Parte Prima con i relativi elaborati per l’individuazione del danno, della vulnerabilità sismica e delle caratteristiche costruttive e con la compilazione della scheda parametrica di progetto e la Parte Seconda, da presentare a seguito di comunicazione del Comune, che seguirà l’iter finale tramite una istruttoria semplificata oppure analitica a seconda della congruità tra le previsioni della prima parte e le conclusioni progettuali della seconda parte. È stata poi posta particolare attenzione al concetto di U.M.I. (Unità Minima d’Intervento) e alle priorità anticipate dal Comune dell’Aquila che riguardano la frazione pedemontana, si è discusso inoltre sulle principali novità per la determinazione dell’indennizzo base, sull’applicazione delle maggiorazioni previste e sulle tecniche da mettere in atto per la riparazione e il miglioramento sismico delle parti strutturali. L’incontro è poi proseguito con la proiezione di slide che sintetizzavano il lavoro svolto su un aggregato posto a campione, da parte dell’Arch. Moreno Orazi e dell’Ing. Moreno Marziani che si sono soffermati sull’individuazione dei caratteri morfologici, funzionali e formali per poter definire un gradiente di trasformazione e conservazione al fine di definire gli interventi di riparazione, recupero o restauro degli aggregati. I tecnici hanno poi posto attenzione sugli elementi costruttivi e tipologici anomali estranei alla tradizione e sulla necessità di prevedere un sintetico prontuario di recupero degli elementi presenti. I lavori sono proseguiti con l’intervento dell’Ing. Elio Masciovecchio che ha tratteggiato il percorso che ha portato alla composizione della scheda parametrica che è partita dagli incontri svolti tra le istituzioni, locali e nazionali, e gli enti delle rappresentanze professionali già nella primavera dello scorso anno e proseguita nella svolta, come è stata definita dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e dall’Assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano nella conferenza stampa di presentazione, impressa dall’Amministrazione Comunale, resasi necessaria dopo che, a causa della caduta dell’esecutivo del Presidente Monti, i tempi per un Decreto di Governo sono parsi troppo lunghi. L’intervento ha poi toccato le tematiche legate al Protocollo d’Intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e gli Ordini Professionali della Regione Abruzzo per le prestazioni legate ai lavori di ripristino, ricostruzione e recupero delle case e degli edifici pubblici danneggiati dal terremoto. Un’ampia relazione è stata poi svolta dal Geom. Guido Ferella sugli aspetti inerenti le problematiche dei diritti dei proprietari nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione sia parziale che totale. Tali tematiche sono state oggetto di più incontri con i responsabili degli uffici preposti al fine di individuare una procedura che tuteli i diritti acquisiti nel caso di comunioni di beni e non introduca disposizioni che possano lasciare incertezze normative. Il tecnico ha poi anticipato che nei prossimi giorni vi saranno ulteriori colloqui con i dirigenti degli Uffici Provinciali dell’Agenzia del Territorio per verificare la possibilità di trovare delle procedure che evitino di caricare costi esorbitanti sui proprietari per i numerosi atti che si renderanno necessari. La conclusione dell’incontro ha previsto un interessante intervento da parte della Dott.ssa Geologo Adele Agnelli, Vice Presidente dell’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo e incaricata delle indagini geologiche negli aggregati della frazione, che si è soffermata sulle problematiche incontrate nelle attività di studio del sottosuolo. La Dott.ssa ha inoltre esposto quanto previsto nella Relazione al Piano di Ricostruzione dei Centri Storici di L’Aquila e Frazioni nel Capitolo 4.3 Macroarea Tempera-Paganica-San Gregorio nel comma dedicato alla Criticità dell’Area - Faglia di Paganica. Il territorio dell’abitato di Paganica è infatti caratterizzato dalla presenza di Zone suscettibili di instabilità per faglia attiva e capace, che sono state distinte in Zone di Rispetto e Zone di Attenzione. In dette zone è necessario eseguire ulteriori approfondimenti al fine di tenere conto degli eventuali effetti di amplificazione locale e, per tale ragione lo Studio di Geologia MultiGeo e lo Studio di Ingegneria Pagus Engineering hanno inoltrato al Comune di L’Aquila una nota congiunta al fine di individuare univocamente quali siano le eventuali ulteriori indagini di dettaglio che si rendessero necessarie per garantire il massimo livello di sicurezza delle progettazioni in essere.